Un perfetto esempio di sincretismo sportivo: lo StreetWork

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Di Romina Russo

Le città in cui viviamo sono autentiche giungle di cemento. Districarsi quotidianamente lungo gli impervi percorsi che le caratterizzano, costantemente con i minuti contati ed il fiato corto per i ritmi insostenibili cui spesso siamo costretti, pare rendere impossibile anche solo pensare all’ipotesi di dedicare del tempo all’esercizio fisico. E se la città stessa, con i suoi elementi di arredo urbano come muretti e panchine, o la natura, sotto forma di parchi o alberi, diventassero loro stessi una gigantesca palestra, offrendoci spazi e strumenti per un allenamento innovativo, divertente, ma soprattutto completo ed efficace?

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E’ a partire da questa idea che il PT romano Claudio Ciolli, nel 2012, attingendo a piene mani dalle sue numerose e diverse esperienze sportive, mettendo in atto una perfetta sintesi e fusione delle stesse, ha dato vita allo StreetWork, una disciplina originale e poliedrica che offre la possibilità di un allenamento completo in team, diversificato nella pianificazione e negli strumenti utilizzati a seconda che si svolga indoor (all’interno della palestra, che per gli StreetWorker è il Garage) o outdoor, vale a dire all’aperto, in qualsiasi spazio lo consenta.

L’equipaggiamento dello StreetWorker non richiede altro che abiti comodi ed un paio di scarpe da ginnastica. Servono poi motivazione, determinazione e costanza. Perchè lo StreetWork è una disciplina che si rivolge a tutti, tanto agli atleti che desiderano sperimentare un’attività in grado di offrire nuovi stimoli, quanto alle persone comuni mosse dalla volontà di praticare l’esercizio fisico per perseguire determinati obiettivi estetici e di benessere.

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Sessione di Allenamento

L’allenamento è strutturato su quattro fasi: aerobica, attività di tipo cardio che comprende corsa, box jump, salto della corda ecc.; olimpica, caratterizzata da squat, affondi e stacchi con il bilanciere; calistenica, che prevede esercizi a corpo libero come trazioni alla sbarra, verticali ed attività alle parallele; funzionale, con movimenti che coinvolgono attivamente tutto il corpo come i burpees, le oscillazioni con la kettlebell e la corda nautica. Le lezioni indoor prevedono, dunque,  l’impiego di strumenti come kettlebell, anelli, funi nautiche, pneumatici da 40-100 kg, sacchi, bilancieri e molto altro ancora; quelle outdoor, invece, sfruttano tutto ciò che l’architettura urbana mette a disposizione, come panchine, muri ed alberi, integrando il tutto con la stessa attrezzatura normalmente utilizzata nel Garage. Ciascun allenamento, svolto in team e pianificato secondo le esigenze e gli obiettivi del gruppo, viene denominato round.

Tra le finalità che una disciplina come lo StreetWork persegue, c’è il conseguimento di una potenza muscolare ed una resistenza aerobica tali da garantire una buona forma fisica ed un’ottima base di partenza per la pratica di qualsiasi altro sport. Trattandosi di un allenamento ad alta intensità, favorisce lo sviluppo di un’elevata resistenza cardiovascolare ed incrementa notevolmente potenza, flessibilità, coordinazione ed agilità, con benefici tangibili anche sul piano psicologico, particolarmente evidenti nel raggiungimento di una maggiore capacità di gestire lo stress e di un approccio più sereno, disteso e positivo nei confronti delle asperità della vita di ogni giorno.

E lo staff di Body Nutrition Palestrina, che tanto ha a cuore il vostro benessere psico-fisico, non può che raccomandarvi la pratica di questa fantastica disciplina!

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale dello StreetWork Team e del relativo Garage.

StreetWork in Slovenia
StreetWork in Slovenia