di Romina Russo
A partire dagli anni ’90, a seguito di ricerche condotte negli Stati Uniti sul fenomeno dell’obesità, nella fattispecie infantile, hanno fatto la loro comparsa nel panorama del mondo della nutrizione le diete low-carb, proposte come alternativa valida e definitiva ai regimi alimentari low-fat, ovvero poveri di grassi, che fino a quel momento avevano goduto di una certa popolarità, rivelandosi, però, sostanzialmente poco efficaci. Si è assistito, dunque, ad una progressiva rivalutazione del ruolo dei lipidi nell’alimentazione, iniziando a riflettere su quanto spettasse invece ai carboidrati, soprattutto semplici, una massiccia responsabilità nel determinare il sovrappeso, più o meno grave, dell’individuo che li consuma in misura notevole.
Il principio alla base del funzionamento della dieta low-carb è una strategia che mira a contrastare il meccanismo insulinico, privilegiando tutti quegli alimenti che presentano un basso indice glicemico, facendo sì che un regime alimentare di questo tipo possa rivelarsi estremamente valido anche per chi è affetto da dibete.
In sostanza i principali responsabili di obesità e sovrappeso vanno individuati in sciroppo di glucosio, fruttosio, farina bianche raffinate, pane bianco, corn flakes, dolci, bibite zuccherate ecc. in virtù del loro altissimo indice glicemico, ovvero la capacità di penetrare rapidamente e violentemente nel corpo innescando nel pancreas una massiccia secrezione di insulina, ormone deputato a difendere il nostro organismo da un tale improvviso aumento dei livelli di glucosio, per sbarazzarsi rapidamente del quale impartisce alle cellule l’ordine di bruciarlo, senza attingere minimamente agli acidi grassi presenti nel sangue che tornano, dunque, negli adipociti. A questo punto entrano in gioco il fegato, i muscoli ed i tessuti adiposi. Il fegato può ricevere il glucosio sotto forma di glicogeno, ma lo spazio disponibile è limitato; i muscoli, in caso di individuo sedentario, non riescono a consumare il glucosio e lo lasciano ristagnare senza poterne accogliere ulteriori quantitativi; di conseguenza, tutto il glucosio eliminato dal sangue grazie all’insulina, viene indirizzato verso i tessuti adiposi e trasformato in grasso. Va da sè che, un regime alimentare low carb, limitando l’introduzione dei glucidi, riesca a contrastare il fenomeno dei picchi glicemici postprandiali, aiutando a tenere sotto controllo anche l’appetito.
Se intendete intraprendere un percorso alimentare che preveda una riduzione dell’apporto dei carboidrati, sia per un obiettivo di dimagrimento, sia per motivi di salute, da Body Nutrition Palestrina trovate l’intera gamma di prodotti CiaoCarb, un’amplissima gamma di alimenti a basso indice glicemico, con un elevato tenore proteico un ricco corredo di fibre vegetali e che non prevedono l’impiego di farine o zuccheri.
Tra di essi trovate pasta, pane, grissini ed altri prodotti da forno, biscotti, barrette proteiche, dolci e perfino articoli di cioccolateria, tutti realizzati nell’ottica di garantire al consumatore la possibilità di seguire scrupolosamente un regime dietetico specifico senza dover rinunciare al gusto, alla varietà, a quei piccoli piaceri che anche la convivialità di un piatto di pasta consumato in famiglia contribuisce a creare.
Le materie prime alla base di ciascun prodotto sono accuratamente selezionate e le formulazioni sono frutto di anni di ricerche, condotte nell’intento di assicurare al consumatore finale alimenti con un elevato valore biologico e nutritivo, che fossero in grado di assicurare la possibilità di godere di un pasto o di uno spuntino la cui salubrità non costituisse, però, un ostacolo ad un’esperienza gradevole e positiva anche per il palato.
Perchè noi di Body Nutrition Palestrina abbiamo abbracciato con entusiasmo una missione: quella di dimostrarvi che, prendervi cura di voi stessi, non è una strada impervia e lastricata di rinunce, ma un viaggio meraviglioso alla scoperta di bellezze delle quali, finora, non sospettavate neppure l’esistenza!