L’importanza dei semi oleosi nella dieta

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di Romina Russo

Semi di lino, chia, canapa, sesamo, zucca, papavero e girasole da qualche tempo risultano facilmente reperibili in qualsiasi supermercato e stanno conoscendo una crescente diffusione ascrivibile alla consapevolezza, da parte dei consumatori più informati ed attenti, dei numerosi benefici che la loro presenza nella dieta può apportare all’organismo.

Ricchi di sali minerali come ferro, magnesio e potassio, i semi oleosi possiedono anche un consistente corredo di oligoelementi come selenio, zinco e rame ed apportano cospicui quantitativi di proteine, fibre, vitamine ed acidi grassi essenziali che agevolano il controllo dei livelli di zuccheri e colesterolo nel sangue.

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I semi oleosi si prestano a molteplici usi in cucina: ottimi nello yogurt, aggiunti al muesli per la colazione, nelle insalate, uniti alla frutta secca nella preparazione di gustose barrette a farine integrali nella preparazione del pane, non alterano il sapore delle ricette, ma lo arricchiscono ed esaltano conferendo spesso una consistenza particolarmente sfiziosa.

Esattamente come la frutta secca a guscio, questi semi costituiscono una fonte preziosa di omega 3 ed omega 6, dunque si configurano come strumenti efficaci per accrescere l’efficienza del nostro sistema immunitario e di quello cardiovascolare, contribuendo significativamente a potenziare anche il metabolismo dei grassi e rivelandosi, quindi, dei validi alleati anche nella lotta ai chili in eccesso.