La tavola del bodybuilder: il riso basmati

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di Romina Russo

Il suo nome, nelle aree dell’India e del Pakistan nelle quali viene coltivato, significa letteralmente “regina di fragranza” e infatti uno dei tratti distintivi del riso Basmati, facilmente riconoscibile per via della forma sottile ed allungata del chicco che tende a raddoppiare in cottura, è proprio il suo intenso profumo ed una sapidità speciale e leggermente speziata del tutto naturale che lo rende perfetto anche per il consumo da solo, senza l’aggiunta di particolari condimenti.

Il riso basmati, disponibile in commercio anche nella versione integrale, può essere utilizzato per preparare pietanze fredde o calde che non richiedano la “fusione” dei chicchi fra di loro, come ad esempio i risotti, poiché i chicchi di Basmati tendono a rimanere separati gli uni dagli altri e sodi, con una consistenza ideale, dunque, per la preparazione di piatti di ispirazione orientale. La cottura del Basmati, rispetto a quella del riso tradizionale, è ben più rapida poiché richiede circa 10-12 minuti, a seguito di un ammollo in acqua fredda di circa 20-30 minuti. La sorprendente capacità dei chicchi di trattenere ed assorbire l’acqua di cottura gonfiandosi notevolmente, rende possibile ottenere porzioni ricche e consistenti partendo da un quantitativo minimo di riso crudo, garantendo un prolungato senso di sazietà.

La predilezione che bodybuilder e sportivi in generale manifestano per questo particolare cereale non è dovuta unicamente alla caratteristica appena descritta, ma anche ad altre peculiarità che rendono il riso Basmati una fonte di carboidrati decisamente perfetta. Innanzitutto il Basmati ha un indice glicemico notevolmente più basso rispetto a quello del riso tradizionale, scongiurando dunque i picchi glicemici improvvisi ed i conseguenti attacchi di fame e garantendo sazietà ed energia costante e prolungata al nostro organismo. In secondo luogo, la presenza nei chicchi di un particolare amido denominato amilosio, oltre ad accrescerne la digeribilità ed a renderne possibile l’assimilazione dopo solo due ore dalla masticazione, apporta notevoli benefici all’efficienza gastrica, intestinale e sanguigna. La totale assenza di glutine, infine, rende il riso Basmati una valida opzione anche nell’alimentazione dei soggetti affetti da celiachia.

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