di Romina Russo
Con la sua caratteristica forma che ricorda quella di una gigantesca barbabietola, capace di raggiungere anche i 4 kg di peso, la radice di Konjac, che cresce a quote elevate, dunque in ambienti assolutamente incontaminati e privi di inquinamento nel Sud-Est asiatico, a dispetto del suo aspetto poco invitante è una fonte preziosa di salute e benessere.
Nelle aree in cui cresce, viene consumata da più di 2000 anni come una qualsiasi verdura, utilizzata per produrre farina o come addensante in diverse ricette. In questa ultima funzione, nel mondo occidentale viene impiegata come ingrediente nella produzione di chewing gum e caramelle gommose.
Il profilo nutrizionale del konjac risulta particolarmente degno di nota: ricchissima di sali minerali come ferro, zinco, fosforo, calcio, cromo, manganese e rame, la radice ha un tenore in carboidrati e grassi vicino allo zero, dunque l’apporto calorico che ne deriva è praticamente nullo. Le proteine contenute nel konjac ammontano circa al 10% e tra le fibre presenti spicca il glucomannano, una fibra solubile completamente acalorica che, assunta in concomitanza con un buon quantitativo di acqua, riesce ad aumentare il proprio volume fino a 70 volte, riempiendo lo stomaco e favorendo un senso di sazietà prolungato.
E’ proprio in virtù di questa peculiarità che la pasta di konjac, da sempre in uso in oriente, negli ultimi anni ha conosciuto una diffusione massiccia anche in Europa, dove si è affermata come prodotto perfetto per i regimi alimentari ipocalorici tanto in virtù dei suoi valori nutrizionali, quanto per via dell’effetto gratificante che il poter mangiare un piatto di pasta senza sensi di colpa ha su qualsiasi individuo che abbia intrapreso un percorso dimagrante, spesso costellato di privazioni e sacrifici.
La pasta di konjac è disponibile sul mercato in diversi formati, ma tra questi gli shirataki, simili ai noodles ed ai nostri spaghetti, risultano indubbiamente fra i più noti ed apprezzati. Possono essere acquistati sia nella versione secca, che necessita di ammollo in acqua tiepida prima di essere direttamente saltata in padella con il condimento, sia nella versione in acqua, per la quale è consigliato un abbondante risciacquo sotto acqua corrente prima di essere unita agli altri ingredienti. Si tratta, dunque, di un tipo di pasta che non necessita di cottura e che offre la possibilità di una preparazione estremamente rapida.
Gli shirataki sono sostanzialmente insapori, tendono, pertanto, ad assorbire interamente il sapore del condimento utilizzato, prestandosi alla realizzazione di qualsiasi tipo di ricetta ed anche alla rivisitazione, in chiave light, di piatti della nostra tradizione culinaria: è possibile, ad esempio, realizzare una sorta di carbonara condendo gli shirataki con uovo o albume leggermenti strapazzati e listarelle di prosciutto cotto magro o di altro affettato a basso contenuto di grassi.
Tra i benefici connessi al consumo di pasta di konjac, oltre agli innegabili vantaggi per la linea, è bene ricordare che il glucomannano, stimolando la peristalsi ed agevolando il transito intestinale, aiuta a combattere efficacemente la stipsi; contribuisce, inoltre, a tenere sotto controllo l’appetito ed a limitare a livello enterico l’assorbimento di grassi e zuccheri.
Da Body Nutrition Palestrina potete trovare l’intera linea di pasta di konjac Clarou, marchio iberico da anni in primo piano nel panorama dell’integrazione e della nutrizione, che produce shirataki, fettuccine neutre oppure aromatizzate alla zucca o agli spinaci, sfoglie per lasagne e moltissimi altri formati di pasta di konjac, specificatamente pensati per trasformare anche un pasto ipocalorico in un’esperienza piacevole ed appagante per il palato e per lo spirito.
Provateli! Ne rimarrete piacevolmente sorpresi e capirete quanto la dieta possa essere una preziosa opportunità per scoprire nuovi deliziosi alimenti, sani e leggeri, ma per nulla privi di gusto!