di Romina Russo
Uno degli errori più comuni quando si decide di intraprendere un percorso mirato al dimagrimento ed alla trasformazione del proprio corpo è quello di immaginare la dieta come un computo sistematico della calorie ingerite giornalmente, concetto ormai largamente superato, e l’attività fisica come un quantitativo specifico di ore trascorse in palestra, magari a correre su un tapis roulant.
Oltre a dover rivedere il concetto di alimentazione sana alla luce di considerazioni diverse da quelle relative all’apporto calorico del cibo, che dovrebbe essere invece valutato a partire dal suo corredo nutrizionale, ed a riflettere su ciò che realmente si intende raggiungere attraverso l’attività fisica, se un mero dispendio di energie da ottenere praticando esclusivamente un allenamento cardio oppure miglioramenti estetici concreti, possibili soltanto attraverso il sollevamento pesi, è bene ricordare che un piano di dimagrimento e di trasformazione fisica deve essere letteralmente ritagliato sulle esigenze specifiche della persona, esaminandone tutte le caratteristiche fisiologiche, psicologiche e metaboliche.
Che lo stress possa danneggiare gravemente la salute, indebolendo il sistema immunitario, interferendo con il funzionamento del sistema circolatorio per via dell’ incremento della gittata sistolica e dell’aumento dell’ipertensione generale, compromettendo il sistema connettivale provocando il decremento della crescita dei fibroblasti e una riduzione della sintesi di collagene, è un fatto sicuramente noto.
Ciò che, però, in molti ignorano, è l’effetto negativo che lo stress può avere sul dimagrimento, rendendolo, in alcuni casi, estremamente difficile.
Lo stress causato dalle attività quotidiane e dalle pressioni cui ci sottopone la vita frenetica dei nostri giorni viene definito stress a lungo termine, mentre quello provocato da un allenamento particolarmente intenso o da una situazione di pericolo viene denominato stress a breve termine.
Lo stress a lungo termine agisce su una serie di fattori che determinano una massiccia secrezione di cortisolo e aldosterone, i quali finiscono per avere un impatto significativo sull’efficienza metabolica. Se i picchi di cortisolo raggiunti durante un’attività fisica impegnativa possono avere dei risvolti positivi, poiché nel corso del tempo, allenandosi in maniera continuativa, gli sportivi riescono a modulare una risposta dell’organismo al cortisolo tale da favorirne gli effetti benefici sul metabolismo annullandone l’azione nefasta dovuta ad una concentrazione eccessiva e prolungata, l’accumulo di cortisolo dovuto allo stress a lungo termine provoca, invece, un serie di meccanismi che favoriscono l’aumento ponderale, la resistenza insulinica e l’incremento della leptina, responsabile degli attacchi di fame che ci inducono al consumo immediato di zuccheri semplici ed alimenti ad elevato indice glicemico.
Per dimagrire in modo sano è indispensabile tenere sotto controllo il livello di cortisolo a lungo termine, tenendo ben presente che quest’ultimo, favorendo la degradazione del glicogeno e la liberazione degli zuccheri semplici nel sangue, determina un aumento dei livelli di insulina ed agevola l’accumulo di grasso sottocutaneo. Da tutto ciò scaturisce l’incremento del tessuto adiposo ed un significativo rallentamento del dimagrimento perseguito con la dieta.
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L’assunzione di una capsula al giorno, preferibilmente durante il pasto principale, oltre a garantire agli sportivi la giusta ricarica, rende di gran lunga più efficiente la mente, annullando gli effetti negativi del sovraccarico di stimoli, impegni e pressioni cui siamo giornalmente esposti. Un’arma efficace per ritrovare quel benessere interiore che costituisce il presupposto imprescindibile per una radicale trasformazione dell’aspetto esteriore!