Il Natale a tavola: strategie vincenti per uscire indenni dalle festività

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di Romina Russo

Il Natale è ormai alle porte ed il cruccio fondamentale di chi ha a cuore la propria forma fisica e segue, normalmente, un’alimentazione controllata, è quello di limitare il più possibile i “danni” conseguenti alle inevitabili sequele di pranzi e cene luculliani tipici delle festività. Pensare di sottrarsi ai piaceri della tavola che contraddistinguono i giorni di festa o di riuscire ad imporsi una stoica condotta fatta di rinunce sarebbe impossibile, oltre che controproducente, in quanto è ben noto che un eccessivo rigore a tavola spesso e volentieri ha il potere di stuzzicare ancora di più la voglia di cibi proibiti, accendendo la miccia capace di portare alla deflagrazione di abbuffate fuori controllo senza il minimo senso della misura.

Se è vero che l’idea di seguire la dieta a Natale è alquanto utopica, esiste, tuttavia, la possibilità di arginare le conseguenze di qualche giorno di regime alimentare ipercalorico adottando una serie di semplici ed efficaci accorgimenti.

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Innanzitutto, poiché le pietanze delle feste sono generalmente particolarmente ricche di grassi e zuccheri, è opportuno tutelare l’organismo in vista di un introito eccessivo di questi elementi consumando quantitativi ancor più abbondanti di frutta e verdura, in grado di assicurare un apporto prezioso di enzimi, vitamine, fibre e sali minerali. Anche il consumo di frutta secca a guscio e semi è particolarmente raccomandato, dal momento che il loro ricco corredo in omega 3 protegge in maniera efficiente il nostro apparato cardiocircolatorio.

Riuscire ad arrivare alle feste con 2 o 3 kg in meno come risultato di un breve periodo di dieta preventiva sarebbe un’ottima soluzione, ma dato che non sempre risulta fattibile, anche ripiegare su strategie da mettere in atto al momento può essere una valida alternativa.

Per cominciare, è bene tenere a mente che a tavola è giusto assaggiare tutto, ma nella giusta misura. Piccole porzioni di ciascuna pietanza, evitando accuratamente i vari “bis”, se da una parte appagano il vostro palato, dall’altra non riescono a sortire effetti devastanti sulla vostra linea, consentendovi di godere pienamente dei momenti di convivialità con amici e parenti. La validità di tale regola si estende anche all’alcool ed alle bevande gassate e zuccherate: un bicchiere di vino, lo spumante per il brindisi, un sorso di Coca Cola, se circoscritti a quantitativi ed occasioni limitate, non risultano tragicamente dannosi.

I dolci dovrebbero essere consumati preferibilmente al mattino o al pranzo ed evitati la sera, mentre formaggi e salumi, alla luce del loro notevole contenuto in grassi, dovrebbero costituire solo dei piccoli assaggi.

L’idratazione deve essere particolarmente curata nei giorni di festa, poiché l’assunzione di liquidi, anche sotto forma di tisane drenanti o depurative, frullati e centrifugati è un valido aiuto nell’eliminazione delle scorie accumulate con una alimentazione scorretta e poco equilibrata.

Una regola d’oro è quella di bilanciare i pasti della giornata, limitando l’abbuffata ad uno solo, ad esempio il pranzo o la cena, e controbilanciando con altri pasti e spuntini leggeri ed equilibrati nel resto del medesimo giorno. Assolutamente da evitare i digiuni riparatori: saltare i pasti non vi aiuterà affatto a compensare gli eccessi, anzi, facendovi arrivare con un appetito ancora maggiore all’abbuffata successiva, rischierà di farvi perdere qualsiasi freno inibitore a tavola, oltre a mettere seriamente in difficoltà l’efficienza del vostro metabolismo.

Infine, non bisogna minimamente perdere di vista l’importanza dell’attività fisica. Anche una semplice camminata dopo i pasti più abbondanti può aiutare a consumare nell’immediato i glucidi in eccesso impedendo la loro trasformazione in tessuto adiposo ed alleviare il senso di gonfiore e pesantezza che spesso affligge i reduci da un interminabile tour de force a tavola.

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