Gli Omega 3: cibo non solo per la mente

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di Romina Russo

Gli omega 3 rappresentano una categoria di acidi grassi essenziali, presenti soprattutto nel pesce ed in diversi tipi di frutta secca a guscio e semi oleosi, indispensabili per la salute delle membrane cellulari di tutto l’organismo. Quando si parla dell’assunzione di queste sostanze attraverso l’alimentazione, generalmente se ne sottolinea l’importanza relativamente alla loro capacità di potenziare le funzioni cognitive e favorire la concentrazione, supportando efficacemente i complessi meccanismi che sovrintendono al funzionamento del sistema nervoso.

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Il consumo di integratori a base di Omega 3, pertanto, viene generalmente consigliato a chi studia o svolge professioni particolarmente impegnative a livello mentale, o anche a chi necessita di mettere in atto un’efficace strategia preventiva contro le malattie cardiovascolari, in virtù dei benefici che questi acidi grassi apportano all’efficienza del sistema cardiocircolatorio.

Un recente esperimento condotto dall’ Università di Toronto ha, però, dimostrato, quanto l’integrazione a base di Omega 3 possa fare la differenza anche in termini di performance sportiva. 30 atleti uomini, tutti approssimativamente sui 25 anni, sono stati sottoposti per 3 settimane ad allenamenti quotidiani di 17 ore e suddivisi in due gruppi, uno dei quali assumeva ogni giorno un integratore di omega 3 mentre l’altro riceveva del placebo. Gli studiosi hanno rilevato negli sportivi cui era stata somministrata la supplementazione di omega 3 un incremento della funzionalità muscolare pari al 20% ed un netto decremento della sensazione di fatica, sottolineando come gli acidi grassi influiscano positivamente sulle capacità neuromuscolari.

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Una ricerca condotta successivamente da un team di medici polacchi su un gruppo di ciclisti ha dimostrato, inoltre, il notevole impatto che gli omega 3 possono avere anche sui risultati ottenuti negli sport di endurance, rilevando nei soggetti convolti una maggiore concentrazione di azoto, responsabile di una efficienza cardiovascolare superiore e, di conseguenza, in grado di assicurare una performance nettamente migliore.

I risultati ottenuti nel corso di queste recenti ricerche, dunque, indicano nuovi interessanti percorsi nel panorama dell’integrazione sportiva, dimostrando, ancora una volta, la strettissima correlazione fra benessere psichico e salute fisica e ponendo l’accento sull’ importanza di una dieta equilibrata corredata da una supplementazione adeguata, entrambe elaborate e pianificate partendo dal fondamentale presupposto che ciò che fa bene al corpo, fa bene alla mente, e viceversa.