Bava di lumaca: un rimedio antico dall’efficacia sempreverde

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di Romina Russo

Più di 2000 anni fa già Ippocrate, il padre della medicina, ne descriveva gli effetti prodigiosi sulla pelle, nonché la capacità di curare in maniera sorprendente patologie come la tosse e la gastrite; per lungo tempo la bava di lumaca è stata utilizzata, in particolar modo in contesti rurali, come un vero e proprio “rimedio della nonna”, iniziando ad ottenere i primi riconoscimenti scientifici della sua efficacia soltanto intorno agli anni ’80 quando un team di studiosi, constatando la particolare morbidezza e l’incredibile stato di salute della pelle di chi maneggiava le lumache da vendere ad uso alimentare in Cile, iniziarono una serie di ricerche volte ad indagarne le proprietà.

Al giorno d’oggi la bava di lumaca è ormai un ingrediente immancabile in ambito cosmetico, apprezzato per le sue innegabili virtù in grado di conferire bellezza ed elasticità alla pelle.

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Grazie al suo contenuto in collagene, acido glicolico, vitamina A ed E, la bava di lumaca è in grado di rigenerare la pelle svolgendo un’intensa azione idratante, nutriente ed esfoliante. La sua applicazione quotidiana è in grado di attenuare sensibilmente, già dopo un mese, non solo le rughe e gli altri segni dell’età, ma anche rossori, infiammazioni e cicatrici, i segni lasciati dalle forme più gravi di acne, e smagliature anche di formazione più remota e quindi più difficili da eliminare.

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Sotto forma di sciroppo, inoltre, la bava di lumaca è un ottimo fluidificante per le vie respiratorie dei bambini, in grado di sciogliere e favorire l’eliminazione del catarro e del muco, nonché di supportare efficacemente la terapia nei casi di pertosse o tosse negli stati influenzali e nelle bronchiti acute e croniche.

Questa portentosa sostanza ha anche delle notevoli capacità cicatrizzanti che ne fanno la cura perfetta in caso di abrasioni od escoriazioni.